Il cranio di Mozart

21 Lug 2009 Scritto da

Sul grande Mozart le storie sono tante, a cominciare da quelle che lo ritraggono come un ex bambino prodigio mai cresciuto, uno scavezzacollo, un genio senza pari, un incompreso rivoluzionario che pagò la sua voglia di libertà con la stessa vita… La sua morte, poi, avvolta da sempre nel mistero, ha fatto scrivere oceani d’inchiostro agli studiosi ed ai romanzieri, dalla malattia all’omicidio ogni tesi è stata presentata.
Anche dopo morto Mozart ha continuato a girare per la mente di tutti. Prova ne è la leggenda del ritrovamento del suo cranio, che narra di un becchino che al momento della deposizione nella fossa comune a Vienna avrebbe messo intorno al collo della salma un filo di metallo in modo da poterla riconoscere. Tale sconosciuto individuo avrebbe in seguito segnalato la presenza della reliquia nella fossa al fine di poterla recuperare e farne dono ad un museo cittadino.

Le ondate di calore rappresentano un importante rischio per la salute pubblica specie per la popolazione anziana cui manca lo stimolo della sete quando il corpo si disidrata. Le ondate di calore sono tanto più pericolose quanto maggiore è l'intensità,il tasso di umidità,la durata e quando il caldo persiste  nelle ore notturne. I rischi del caldo sono legati agli effetti della disidratazione, condizione fisio-patologica che comporta una serie di effetti sul rene, sul cervello e sull'apparato cardiovascolare. Il rischio principale delle ondate di calore è rappresentato dal colpo di calore che si caratterizza per una grave alterazione dei meccanismi di termoregolazione e per l'incapacità dell'organismo di disperdere calore.

Che cos’è il colesterolo. Il colesterolo è un componente delle membrane delle cellule ed è il precursore degli ormoni steroidei (ad esempio, cortisone, ormoni sessuali), della vitamina D e degli acidi biliari. Nel sangue viene trasportato da proteine denominate lipoproteine: le LDL, trasportano il cosiddetto colesterolo aterogeno, vale a dire  quello che, se in eccesso, rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare in quanto va a depositarsi a livello delle arterie formando la placca aterosclerotica; al contrario, le HDL, trasportano il colesterolo cosiddetto buono, in quanto è quello che viene rimosso dalle arterie.

Accade che alcune persone riferiscano di “ascoltare dei colori” e di “gustare dei suoni”. Non si tratta però, come si potrebbe pensare, di un linguaggio figurato, ma di una vera e propria sensazione di cui riferiscono coloro che sono colpiti da sinestesia, una percezione anomala che può essere indotta da alcune droghe, o, in casi più rari, insorgere spontaneamente.

Giovane profuga di guerra con lesione traumatica del pavimento pelvico (da probabile violenza), caratterizzata da una devastazione retto-vaginale e un unico meato (cloaca), è stata trattata chirurgicamente nel mese di settembre u.s. presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università La Sapienza di Roma, utilizzando un composto di gel di piastrine e globuli bianchi in grado di accelerare la riparazione di questi tessuti. La donna presentava incontinenza fecale totale, infezioni urinarie ricorrenti, e impossibilità ad una vita sessuale normale. E, ad aggravare la patologia, anche una sieropositività per HIV (Human Immunodeficiency Virus) ed per HCV (Hepatitis C Virus).

Una lesione perineale, dunque, di IV grado (lesione cloacale complessa retto-vaginale) che presentava assenza del perineo ano-vulvare con contestuale distruzione dello sfintere e del setto retto-vaginale. Problematica spesso legata a parti vaginali difficili (incidenza: circa un caso ogni 5000 parti), a lesioni da fistole perianali complesse con conseguenti ascessi (molto meno frequenti e difficilmente quantizzabili) o, come in questo caso, a lesioni traumatiche.

Scriveva Seneca: “Molto resta da fare, molto ne resterà ancora e a nessun uomo, anche fra molti secoli, sarà negata l’occasione di aggiungere ancora qualche cosa”.

La ricerca scientifica è come un puzzle costituito da tante piccole tessere, ogni nuova scoperta, ogni nuovo risultato rappresentano tanti tasselli che nell’insieme permettono di completare il complesso puzzle delle malattie genetiche.
Il nostro gruppo di ricerca, da diversi anni, grazie soprattutto ai finanziamenti Telethon, si occupa di definire le basi molecolari e cellulari di diverse patologie neuromuscolari, tra cui la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

Anche il cuore canta

21 Set 2010 Scritto da

Che la musica sia salutare per il nostro organismo è ormai una cosa risaputa e comprovata, ma sembra che tra i tanti tipi di musica l’opera lirica sia quella più efficace per il benessere del corpo, soprattutto per il cuore, tanto che un team di studiosi ha condotto uno studio specifico dai risultati chiari e rassicuranti pubblicato ultimamente sulla rivista “Circulation”.
La ricerca è stata svolta dal professor Luciano Bernardi, dell’Università di Pavia, il quale ha chiesto a 24 volontari di ascoltare cinque brani di musica classica monitorando le reazioni del loro cuore durante l’ascolto. Fra i brani scelti c’erano parti della Nona di Beethoven, l’aria “Nessun dorma” dalla “Turandot” di Puccini, la Cantata BVW 169 di Bach, i cori “Va’ pensiero” dal “Nabucco” e “Libiam nei lieti calici” dalla “Traviata” di Giuseppe Verdi. Il risultato dell’esperimento è stato un aumento della pressione e del battito cardiaco in presenza dell’accrescimento dell’intensità sonora, ed un rilassamento ad ogni decrescendo, con un abbassamento della pressione ed un rallentamento del ritmo cardiaco e respiratorio.
La regolarità di una tale funzione è naturalmente la condizione ideale per una persona sana, un’idea condivisa anche dalla dottoressa Diana Greeman, direttore esecutivo dell’associazione britannica “Music in Hospital” che fornisce musica dal vivo in ospedali, cliniche e centri di riabilitazione per anziani, ed all’uopo sceglie delle musiche che possano rendere il recupero dei malati più rapido ed efficace.

 

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