Mothers can pass on allergies to babies in the womb
Mothers can pass on allergies to offspring while they are developing in the womb and that is one reason why babies exhibit allergies early in life, according to a Singapore preclinical study.
Findings from the research published 30 October in Science show that the key antibody, immunoglobulin E (IgE), responsible for triggering allergic reactions, can enter the foetus from the mother’s body through the placenta. Once inside the foetus, it binds with foetal mast cells which are immune cells responsible for causing allergic reactions, such as runny noses and asthma.
Globally, 10—30 per cent of the population is affected by allergies and this number continues to increase. The sensitisation rates for allergies in school children are close to 40—50 per cent, according to the World Allergy Organisation White Book on Allergy 2013 update.
“This is a previously unappreciated way that the mother's immune system can influence the offspring during development and after birth and it could possibly explain why some offspring develop an immune response the very first time they encounter an allergen, even when they have never been exposed before,” Ashley St. John, study co-author and immunologist at Duke-NUS Medical School, tells SciDev.Net.
Vitamin D and Omega-3s Bolster Health in Some Active Older People
The DO-HEALTH study led by Zurich-based geriatrician Professor Heike Bischoff-Ferrari has examined the effects of simple measures on the health of healthy adults aged 70 or older. Initial analyses suggest that vitamin D, omega-3 fatty acids and strength-training exercises do not significantly improve bone health, leg function and memory. Nevertheless, certain groups of people could still benefit from these measures.
In 2030, one in three people in Europe will be over the age of 65, and all of these people will want to enjoy their old age and lead an active lifestyle. To be able to do so, however, it is crucial that people maintain their physical and mental health.
#ilmuseoincasa - Videoracconti dedicati al Casino Nobile di Villa Torlonia
28/05 - 31/12/2020
Musei di Villa Torlonia,
Casino Nobile
Cinque episodi, in cui la lettura di alcuni stralci di un testo del 1842 di Giuseppe Checchetelli ci restituiscono la storia del Casino Nobile, uno degli edifici più significativi presenti nella Villa.
Vivace e popolare giornalista, appassionato di cultura e poi di politica al tempo delle riforme di Pio IX e della Repubblica Romana, dirigente del partito unitario clandestino di Roma, Cecchetelli descrive con gusto e dovizia di particolari, il risultato degli ingenti lavori di rifacimento e abbellimento della Villa voluti dal Principe Alessandro Torlonia e affidati all’architetto Giovan Battista Caretti e alla sua cerchia di artisti collaboratori, fornendoci la migliore guida per uno sguardo colto e inedito sui lavori “magnifici” voluti da Alessandro Torlonia, a sua maggior gloria.
La lettura è introdotta da un breve commento del Funzionario Responsabile di Villa Torlonia, la dott.ssa Annapaola Agati.
Primo episodio : https://www.youtube.com/watch?v=vJ7_Yvew1aU&feature=youtu.be
Secondo episodio : https://www.youtube.com/watch?v=P0MOgGqvS2k&feature=youtu.be
Terzo episodio : https://www.youtube.com/watch?v=8fXY9Y-4bQk
“Goldilocks” neonatal immune response may protect against autism
Mid-range level of immune protein associated with lowest risk
Philadelphia, November 10, 2020 – The causes of autism spectrum disorder (ASD) – including genetic and environmental factors – are not entirely understood. Many studies have already shown that serious maternal infection during pregnancy is associated with increased risk for offspring in both people and animals. New research however, shows that the lowest risk for ASD is associated with mid-levels of an immune marker measured at birth – whereas too much or not enough were linked to increased risk.
The report from researchers at the Karolinska Institute in Sweden appears in Biological Psychiatry, published by Elsevier. The study hinges on the idea that the developing brain may be particularly vulnerable to disturbances in immune signaling and exposure to inflammation. “We studied a set of molecules called acute phase proteins that are part of the innate immune system, which is our first line of defense against infections and is always monitoring the body for signs of invasion,” said lead author Renee Gardner, PhD. “These molecules are circulating in our bloodstream all the time, but they can rise rapidly after exposure to infection.”
Giuseppe Palermo a tutto tondo
Continua il successo di Giuseppe Palermo dopo il vernissage della mostra d’arte contemporanea " Fermo immagine" a Maiori, in Costa d’Amalfi la scorsa estate. Torna infatti alla carica con la sua storica collezione delle "riggiole", le splendide mattonelle in ceramica maiolicate e decorate a mano dell'antica tradizione vietrese trasformate in coloratissimi oli su tela delle piu svariate dimensioni. Palermo, artista poliedrico, accosta a queste opere una nuova collezione, molto vicina al periodo che stiamo vivendo; propone, come si evince dal titolo dell'ultimo vernissage, dei veri e propri "Fermo immagine", dei fotogrammi di momenti della vita comune, flash delle nostre abitudini su cui non ci siamo mai soffermati perchè banali, ma che ora ci mancano, come ad esempio un abbraccio, un giro sull'altalena o una cena tra amici.
Scoperto un nuovo fossile in Sudafrica che documenta processi microevolutivi in una specie estinta di ominini
Il cranio fossile di Paranthropus robustus rinvenuto a Drimolen fa ipotizzare che le condizioni ambientali influirono sul cambiamento
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution, è stato condotto da un team internazionale di ricercatori tra cui il professor Giovanni Boschian dell’Università di Pisa
La scoperta di un nuovo cranio fossile di Paranthropus robustus di circa 2 milioni di anni fa, rinvenuto nel sito paleoantropologico di Drimolen, nella cosiddetta “Cradle of Humankind” presso Johannesburg (Sudafrica), ha portato nuova luce sui processi microevolutivi subiti dalla specie estinta di ominini, che visse probabilmente un periodo di rapido e turbolento cambiamento climatico. Lo studio è stato condotto da un gruppo internazionale di ricerca costituito da membri di University of Johannesburg, La Trobe University di Melbourne, Washington University-St. Louis e Università di Pisa, con la partecipazione di Giovanni Boschian, docente del dipartimento di Biologia. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Ecology & Evolution.
Non riconoscere gli altri dal volto. Succede a oltre un terzo delle persone con autismo senza disabilità intellettiva
Lo studio, pubblicato sulla rivista Molecular Autism dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia di Sapienza Università di Roma, dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISTC), della Fondazione Santa Lucia IRCCS, di Harvard University e University of Cambridge, è un importante tassello per la ricostruzione del background genetico dell’autismo
Più di un terzo degli adulti autistici senza disabilità intellettiva sono prosopagnosici, ovvero hanno una difficoltà clinica nel riconoscere e memorizzare le altre persone dal loro volto, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Autism.
I ricercatori di Sapienza Università di Roma, Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISTC), IRCCS Fondazione Santa Lucia, Harvard University e University of Cambridge, hanno stimato la prevalenza della prosopagnosia e le sue caratteristiche in un gruppo di 80 partecipanti autistici provenienti da Italia, Stati Uniti e Regno Unito ed un relativo gruppo di controllo di partecipanti neurotipici.